BMW

Bayerische Motoren Werke

Storia del marchio

stemma v

La sua storia ha inizio il 7 marzo del 1916 con la fondazione della Bayerische Flugzeug Werke (BMW considera la data di costituzione della BFW come propria data di nascita), azienda che produce motori aeronautici di vario tipo; difatti il logo rappresenta un'elica stilizzata i cui quattro "campi" sono riempiti alternativamente con i colori della Baviera. La BMW all'inizio infatti produceva motori per aerei ad elica (i famosi motori stellari). Il simbolo è il risultato di un'idea. La leggenda narra (e probabilmente è la verità), infatti, di un sottobicchiere da birra in una birreria bavarese.

 

 

Nasce la BMW

Il 21 luglio 1917 nasce la Bayerische Motoren Werke GmbH. Grazie alle commesse di guerra, la piccola azienda cresce rapidamente. Ai margini dell'aeroporto militare di Oberwiesenfeld di Monaco, l'azienda costruisce uno spazioso stabilimento, proporzionato alla forte crescita della produzione, dove fino al 1918 si producono motori per aerei militari.

Il 13 agosto 1918 - circa due mesi prima della fine della Prima Guerra Mondiale - la Bayerische Motoren Werke GmbH si trasforma in società per azioni (AG) con un capitale sociale di 12 milioni di marchi tedeschi, un terzo dei quali del consigliere commerciale Camillo Castiglioni. La direzione tecnica dell'azienda viene assegnata all'amministratore della GmbH, l'ingegnere e architetto Franz Josef Popp.


 

 

Nasce la prima moto BMW

Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale alla BMW c'è bisogno di...riconvertire la produzione: vendere motori d'aereo da guerra non sarebbe facile. Che si produce? Ma motociclette, naturalmente. Tra l'altro perchè diversi alla BMW erano appassionati di moto... Tra tutti questi ricorderemo Max Friz. Stavano discutendo, al Moto Club di Monaco, su una moto inglese: una ABC, una 400cc a cilindri orizzontali contrapposti frontemarcia. Friz non era convinto della coppia conica nel carter necessaria per ottenere la trasmissione a catena.

Nell'ottobre 1922 Max Friz riceve l'ordine - dal direttore generale Josef Poppe - di progettare una moto, la prima moto BMW. Egli pensa subito ai cilindri contrapposti, ma con la trasmissione finale ad albero, che lui reputa più "naturale". La moto verrà presentata al Salon de Paris nel 1923. Friz usa un precedente motore motociclistico BMW che veniva venduto "sciolto" e opta per la distribuzione a valvole laterali (considerata all'epoca più affidabile e più economica). Il telaio è a doppia culla continua. La cilindrata è 494cc, ha 8,5 cv a 3300 rpm e velocità massima 95 km/h.

La prima BMW boxer ad essere stata costruita si chiama R32, e il suo anno di nascita è 1923. Il progettista è Max Friz. Dal 1923 al 1969 nello stabilimento di Monaco di Baviera sono state prodotte 184mila 760 motociclette. Dal 1969 al 1996 nello stabilimento di Berlino-Spandau sono state prodotte 467mila 888, per un totale di 652mila 648. Questo senza contare le circa 16mila R75 militari costruite ad Eisenach dal 1941 al 44. A dire il vero non si sa esattamente quante R75 siano state costrute: qualcuno pensa più di 16mila, forse anche 18mila (tra questi Stefan Knittel, autore del libro "BMW Motorrader", la "Bibbia" delle moto BMW).

 

Motore Boxer 2v

 

 

 

Il nome boxer deriva dal fatto che nel motore BMW i cilindri sono contrapposti e bielle e pistoni fanno un movimento di va e vieni come i pugni di due pugili: pugile in tedesco si dice boxer. La definizione (molto azzeccata) è nata in Germania negli anni '30. R è la prima lettera di Rad, abbreviazione di Kraftrad, ossia "veicolo motorizzato a due ruote", ossia motocicletta.

E' rimasta con i suoi bei cilindri esposti al vento delle corse in moto, per 73 anni, dal 1923 al 1996. Nel 1996 infatti dalla linea di montaggio della BMW a Berlino é uscita l'ultima moto equipaggiata con il boxer a 2 valvole, numero progressivo 668 648 (produzione bellica esclusa).

Questo mitico boxer con trasmissione cardanica creato da Max Friz ha appassionato generazioni di motociclisti ed è destinato ad appassionarne ancora, infatti la versione 4 valvole con iniezione elettronica e' gia' un successo, e portera' il boxer nel terzo millennio. Ma c'è chi continua a preferire il "vecchio" boxer...

Nel panorama motociclistico mondiale solo il bicilindrico a V della Harley-Davidson può vantare una carriera piu' lunga. Come l'HD anche la BMW ha passato dei momenti difficili (nel '62 si e' rischiato di cessare la produzione); e anche sotto l'assalto dei giapponesi, che negli anni '70 bombardavano l'Europa con continue novità e con sempre piu' esasperate prestazioni, il vecchio boxer ha dovuto incassare qualche colpo.

Ma la bontà intrinseca alla formula tedesca dei cilindri contrapposti alla lunga ha sempre avuto ragione. Anzi: con la maturazione dei motociclisti, dopo le ubriacature delle prestazioni e delle novità esasperate, il concetto del boxer ha avuto un successo crescente..."